lunedì 22 dicembre 2014

Book review: The Giver-Il Donatore

Buongiorno cari amanti dei libri, come state?
Dopo alcuni giorni di assenza, eccomi qui con il primo vero post del blog che, come avrete notato dal titolo, sarà una recensione!
L'altro ieri ero così intenzionata a finire la mia Goodreads challenge che ho deciso di leggere un libricino corto, ma che tutti sembrano amare. Sto parlando di "The Giver-Il Donatore" di Lois Lowry, un libro del lontano (mica tanto) 1993 che è spopolato quest'anno a causa del film "The Giver-Il mondo di Jonas".
Direi di passare ai dati tecnici!


cover italiana
cover originale


AUTORE: Lois Lowry
TITOLO: The Giver-Il Donatore
PAGINE: 256
CASA EDITRICE: Giunti Y
TRAMA: Jonas ha dodici anni e vive in un mondo perfetto. Nella sua Comunità non esistono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto quello che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte o profondità emotive, ma neppure a incertezze o rischi. Ogni unità familiare è formata da un uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina. Ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal Consiglio degli Anziani nella Cerimonia annuale di dicembre. E per Jonas quel momento sta arrivando... 


Che dire di questo libro? L'ho semplicemente amato, non ha deluso le mie aspettative e mi ha aperto gli occhi sul mondo che mi circonda. Ne ho sentito parlare così tanto che dovevo leggerlo, e meno male!
L'innocenza di Jonas mi è entrata dentro in modo particolare, il problema che solo lui può vedere il mondo com'è davvero mi ha causato molta amarezza, facendomi apprezzare tutte le piccole cose.
In un mondo in cui i colori non esistono, in cui tutto è grigio e monotono, la diversità non va fatta notare, altrimenti si viene puniti.
Mi viene in mente quando le persone cercano di uniformarsi alla massa, ignorando che il bello sta proprio nell'essere diversi, come dice il proverbio "il mondo è bello perché è vario".
Sono state prese delle misure di sicurezza per evitare che la gente conoscesse il dolore e tutte le emozioni negative, ma così facendo hanno tolto la possibilità alle cose positive di emergere, come l'amore e la famiglia, due sentimenti che ho sentito profondamente in questo libro.
Inutile dire che l'ho finito in 24 ore (con lunghe pause perché dovevo studiare) e che quando l'ho finito mi sono fiondata immediatamente nel secondo libro "La rivincita" che sto ancora leggendo.
Un libro che merita di essere letto, a parer mio, e sicuramente uno di quelli che finirà tra miei preferiti dell'anno.

IL MIO VOTO: 5/5
GOODREADS: 4.11/5


E voi cosa ne pensate? Fatemelo sapere in un commento qui sotto, sono davvero curiosa di scoprire se avete la mia stessa opinione, ma soprattutto vorrei sentire quelle persone che - al contrario di me - non l'hanno apprezzato molto.
Saluti, Daniela.



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